In quale epoca si inizia il percorso di diagnosi per i Disturbi Specifici di Apprendimento?

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I criteri diagnostici per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, previsti secondo la Lg n. 170/2010 prevedono che un bambino può essere certificato verso la fine del secondo anno della Scuola Primaria per la dislessia, disortografia, e disgrafia; mentre invece le tempistiche per la discalculia prevedono che la valutazione venga svolta verso la fine del terzo anno.

Prima delle epoche sopra indicate però è possibile sottoporre i bambini a dei percorsi di screening per valutare i loro pre-requisiti di apprendimento.

Infatti nel documento d’intesa “Raccomandazioni cliniche sui DSA” del 2007 (http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/0473a5e0-c37c-44d0-95f4-38ec2400c2cf/raccomandazionidsa_revis2011.pdf) elaborato dal Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference 2010 (http://www.snlg-iss.it/cms/files/Cc_Disturbi_Apprendimento_sito.pdf), al quesito “È possibile anticipare la diagnosi di DSA rispetto ai tempi indicati (fine seconda elementare per dislessia e disortografia, fine terza elementare per discalculia), e se sì, in presenza di quali condizioni?”, riportano le seguenti analisi: In considerazione dei recenti sviluppi della ricerca internazionale, che prevede la Risposta al Trattamento (RTI) come possibile criterio diagnostico per i DSA, anche la permanenza di difficoltà significative dopo un periodo di intervento può essere considerato un criterio aggiuntivo che può portare alla formulazione di una diagnosi anticipata rispetto ai tempi suindicati.“
Nello specifico quindi si può già verificare se ci sono delle difficoltà nell’acquisizione della lettura, della scrittura e del calcolo all’inizio scuola primaria. Addirittura, si può sondare l’adeguatezza di alcuni prerequisiti degli apprendimenti scolastici anche prima dell’inizio delle elementari (ad esempio le abilità metafonologiche e quelle di conteggio) e alcuni test sono pensati proprio a questo scopo.

Questo consente di tenere monitorato l’andamento evolutivo del bambino, permettendo di personalizzare la didattica in base alle caratteristiche e difficoltà di ciascun alunno.

I test che vengono somministrati prima dei tempi previsti dalla legge hanno un range di applicabilità ampio, quindi per i bambini più piccoli (alcuni test si possono già proporre a bambini di 3 anni), come ad esempio alcuni test per l’attenzione. In età precoce possono essere appunto indagati molti altri ambiti cognitivi del bambino che per certi versi sonoanche più importanti. Queste capacità cognitive sono le abilità intellettive – Intelligenza fluida e cristallizzata -, le capacità attentive, le funzioni esecutive, lo sviluppo del linguaggio e le capacità di memorizzare – sia a livello visivo, che spaziale e/o uditivo. Tutti questi aspetti possono essere oggetto di valutazione diagnostica già molto prima della seconda elementare.

Per quanto riguarda le Difficoltà di apprendimento, i test specifici di lettura, scrittura e calcolo prima di tale periodo non sono abbastanza attendibili per porre diagnosi di DSA.

Si può sottolineare che i DSA non sono gli unici disturbi che, se non inquadrati correttamente, possono influire sull’apprendimento. In alcuni casi problematiche legate all’attenzione, alla memorizzazione possono altresì interferire con l’andamento scolastico.

Durante il percorso scolastico se le maestre e/o i genitori osservano delle difficoltà in determinate aree, prima dei tempi diagnostici previsti per legge, possono rivolgersi ad uno specialista per indagare ed approfonditi quanto prima le difficoltà del minore.

Inoltre, se nei primi due anni di scuola primaria emergono problemi nell’acquisizione di lettura, scrittura o calcolo un periodo di potenziamento può rivelarsi utile (se non fondamentale) per distinguere una difficoltà iniziale di apprendimento da un vero e proprio DSA.

La valutazione neuropsicologia e logopedica è bene iniziarla quindi appena si sospettano delle difficoltà che non sembrano congruenti con l’età del bambino e dopo avergli dato tutti i supporti possibili per colmare le sue difficoltà. Differentemente, il minore rischia di essere sottoposto a inutili ed evitabili frustrazioni e si corre il rischio di sottrarlo ad adeguate opportunità di apprendimento.

Il periodo indicato dei primi anni della Scuola Primaria è il momento in cui si può iniziare a fare una diagnosi; da tale periodo in poi è possibile effettuare una valutazione in qualunque momento del percorso scolastico. I test previsti coprono un range di età che va dai 7 anni ai 19 anni.

Ma non solo… anche in età adulta, ad oggi, è possibile effettuare una valutazione per sospetto DSA.